Ukemi
Pubblicato da R. Rosa in Riflessioni · Mercoledì 04 Ago 2010 · 3:00
Tags: ukemi, cadute, uke, cadere, aikido
Tags: ukemi, cadute, uke, cadere, aikido
Personalmente trovo molto importante riflettere sui principi che si celano dietro le tecniche poichè la conoscenza del principio semplifica le cose e può liberamente ispirare la codifica .
Conosciamo l' ukemi, caduta, come il mezzo attraverso il quale ci proteggiamo nel momento in cui riceviamo una tecnica.
Oltre a proteggerci ukemi insegna a rialzarsi per trovare una nuova posizione da cui reagire (tecnicamente), oppure per fare “qualcosa di meglio” rispetto a ciò che già si è fatto e che ci ha portato a cadere …
Imparare a cadere è un grande esercizio di umiltà.
Generalmente, nella vita, il “cadere”, perdere una posizione “andando giù” , è cosa mal vista, fa star male, deprime, sconbussola, oppure potrebbe far ridere altri , è da “goffi”. Il peggio però è non riuscire a rimettersi in piedi ed affrontare l’accaduto….
Cadere è facilissimo ma lo si considera poco, ed acccettare di cadere non è da tutti poichè crea un confronto diretto con sè stessi e il proprio Io, il proprio orgoglio…
Dal mio punto di vista il senso di ukemi è concedersi-cedendo, non per cortesia o regola, ma perchè è la cosa più giusta da fare per permettere di sfruttare un momento apparentemente “debole” (quello del disequilibrio, della caduta) per poi crearne uno nuovo possibilmente migliore. Per far ciò è necessario prestare attenzione alla sensazione del proprio corpo coinvolto nella relazione col tori scrutandone reazioni ed emozioni, cause ed effetti.Ecco quindi che ukemi diventa la tecnica della “nuova possibilità”……cadere non è perdere ma crearsi la possibilità di fare ancora..
Interpretandola in questo modo, per me , la caduta è diventata una dolce ossessione e sono riuscito a passare dal “tronchetto rigido e pauroso” ad una sempre più piacevole morbida consapevolezza.
Riccardo
L’ articolo seguente è tratto da “Principi di Aikido” di Mitsugi Saotome
Ukemi è l’arte di essere uke, e la qualità della pratica di nage dipende da come uke ha imparato questa arte. Ukemi prevede la creazione di condizioni che rendono una tecnica appropriata, rispondendo correttamente ai movimenti di nage, e cadendo in modo opportuno. In breve, uke crea le condizioni che permettono a nage di imparare. Se uke non ha il senso degli effetti di una tecnica, o nessuna reattività ai movimenti di nage o è timoroso e impaurito nel cadere, nage non sarà in grado di studiare la tecnica in modo efficace.
In pratica, in ogni tecnica, i partner si alternano nei ruoli di uke e nage. Non si deve considerare il tempo speso nel ruolo di uke come un semplice tempo che separa dal turno di essere nage, ma come un’opportunità di apprendimento di importanza pari o superiore allo stesso tempo impiegato nel ruolo di nage.In realtà, coloro che eccellono nelle ukemi, molto probabilmente eccelleranno anche nelle tecniche, perché saranno in grado di assorbire la conoscenza attraverso i propri corpi sentendo come una tecnica sia eseguita correttamente, così come assorbire la conoscenza attraverso le loro menti. Sviluppare buone ukemi è il percorso più breve per acquisire abilità in Aikido.